sabato 12 marzo 2011

Consiglio comunale “only for man”


Se la “formazione” del Consiglio comunale di Torre del Greco è lo specchio del ruolo delle donne nella politica locale, c’è davvero da stare poco allegri. Nonostante i numerosi rimpasti, consto purtroppo la scarsa presenza di figure di sesso femminile all’interno della squadra di governo torrese. Oltre ciò segnalo il vuoto operativo della Commissione per le Pari Opportunità. La sua mancata convocazione mette il dito nella piaga riguardo la considerazione che le istituzioni hanno in merito a tale Commissione.
Uno dei comuni più grandi della Provincia di Napoli sembra off limits per il sesso femminile, visto che non si è riusciti o non si è voluto far eleggere nessuna donna in Consiglio comunale e più di una donna in giunta. Le candidate donne alle elezioni amministrative del 2007 erano 88 su 383 candidati con una percentuale che sfiora il 23%; le donne quindi non si sono sottratte alla competizione elettorale, anzi vi hanno attivamente partecipato ottenendo anche buoni risultati personali.
La politica deve tener conto del peso preponderante del genere femminile nella conduzione della vita quotidiana. Alle donne spetta il compito di suggerire il modo per rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione della parità, per il semplice motivo che li conoscono e li vivono tutti i giorni sulla propria pelle.
Lungi da me sostenere che qualcuno debba farsi da parte per lasciare il posto alle donne; a prescindere dalle loro capacità, non credo che questa sia la strada giusta perché implica una distorsione del naturale meccanismo di selezione.
In ogni caso, volente o no, la situazione deve cambiare: tutte le donne devono avere la possibilità concreta di mettersi in gioco. La Commissione per le Pari Opportunità cittadina non può cadere nel nulla, per cui ritengo necessaria un’azione di sollecito nei confronti dell’Amministrazione comunale affinché questa venga al più presto convocata.
Né cavalleria né omaggi: le donne pretendono solo il riconoscimento del loro valore come singole persone, come cervelli pensanti, e non semplicemente come appartenenti al “gentil sesso”.


Maria Consiglia Izzo

venerdì 11 giugno 2010

Mercato del pescato: il taglio del nastro


Sarà aperto al pubblico il 2 giugno il nuovo mercato ittico di Torre del Greco. La struttura è dotata di 12 stand, banchi per la vendita, nastro trasportatore, celle frigorifere, una piccola fabbrica di ghiaccio e un locale dove i tecnici dell'ASL effettueranno i controlli dei prodotti ittici. L'iter che ha portato all'attivazione della struttura è stato lungo e oneroso. La minicittadella del pesce è stata realizzata grazie ai fondi del POR Campania ed è costata un milione di euro. Il 12 settembre 2007 una delegazione di nove eurodeputati ha svolto il sopralluogo della struttura e ne ha confermato l'idoneità. In seguito sono stati pubblicati due bandi per l'assegnazione dei dodici posteggi per la vendita dei prodotti ittici. Il primo bando ha registrato scarsa affluenza di partecipanti. I motivi di quest'insuccesso erano legati soprattutto a problematiche tecniche: i manifesti che illustravano le modalità di svolgimento del concorso sono stati affissi in ritardo e, quindi, i tempi che consentivano di aderirvi erano troppo brevi. Tuttavia con il secondo bando sono stati assegnati dieci stand.
Travagliata anche la scelta inerente all'area dove dovrebbero attraccare i pescherecci. La Capitaneria di Porto ha provvisoriamente risolto la questione scegliendo il molo di levante come punto di attracco; il pescato verrebbe poi trasportato, tramite appositi mezzi, al molo di ponente dove si trovano i banchi per la vendita. Il mercato del pesce è solo il primo di una serie di interventi finalizzati alla riqualificazione del porto di Torre del Greco. "Urge un intervento di valorizzazione e ricollocazione dei cantieri - afferma Mimmo Esposito, assessore con delega al commercio -. La pesca e la cantieristica sono fonti di reddito per il nostro paese".

Maria Consiglia Izzo

giovedì 10 giugno 2010

Tesoro non è come credi


Fino al 9 maggio al teatro Acacia si ride con Paolo Caiazzo protagonista, autore e regista di una nuova e divertente commedia, “Tesoro non è come credi”. Con lui sulla scena Maria Mazza e Maria Bolignano, insieme ad un nutrito gruppo di giovani attori: Francesco Mastandrea, Rosaria Russo, Ada De Rosa ed Enzo Varone. Caiazzo veste i panni di Michele, un fotografo di moda dal passato glorioso, alle prese con una crisi economica molto seria che lo costringe a vivere a casa della suocera. Una situazione che inevitabilmente influenza il rapporto di coppia con la moglie, interpretata dalla Bolignano. Mentre sta tentando di evitare il fallimento del suo matrimonio e di riconquistare la propria consorte, irrompono nella sua vita Fabrizio (un ex collega che sta riscuotendo molto successo) e la prorompente Maria Mazza - reduce dal successo della passata stagione - che interpreta se stessa. La complicità tra lo “spungillo di Torre del Greco” – così la suocera appella il povero fotografo - e la modella provoca sospetti, ripicche ed una serie di esilaranti qui pro quo con la moglie. Ma non c’è tempo per la gelosia, perché la coppia di coniugi, a causa della modella, dovrà affrontare un problema molto più serio: nella macchina fotografica che Michele ha utilizzato ci sono foto bollenti di Maria Mazza beccata in flagrante con un personaggio famoso in un noto locale romano, il Gilda. Alla fine, dopo un rocambolesco susseguirsi di scene tragico/comiche in cui Michele e la moglie sono terrorizzati perché minacciati con la pistola da un finto reporter che voleva le tanto agognate foto, i due coniugi scoprono di essere i protagonisti di un reality.

I riflettori sono puntati su tutto quello che succede nel quotidiano, il pubblico si può rivedere nella vita di coppia, tra incomprensioni e momenti di complicità e di astio giornalieri. La coppia in crisi protagonista di questa storia è una perfetta allegoria della coppia moderna sull’orlo del fallimento che, dopo dieci anni di matrimonio, è depauperata dalla passione, ma che, nonostante tutte le difficoltà, resiste.
Una commedia brillante, divertente, piena di colpi di scena. Una storia che si regge sui tempi comici in salsa partenopea di una compagnia affiatata che lavora da tempo insieme. Il regista, attraverso questa sua divertente piéce, riflette sul rapporto fra la gente comune e il mondo dello spettacolo, considerato come una meta da raggiungere a tutti i costi. Ottima l’interpretazione di Maria Bolignano, perfettamente a suo agio nella parte della moglie acida, ironica e tagliente, ma che, in fondo al suo cuore, ama profondamente il proprio compagno. Superba anche Maria Mazza, la cui bellezza offre quel pizzico di intrigante sensualità che tiene alta la tensione dello spettacolo.



M.C.Izzo

Infiorata di S. Maria la Bruna


Garofani, gerbere, rose, semi, piante essiccate, segatura. Sono i materiali utilizzati per la sesta edizione dell’Infiorata di Santa Maria la Bruna, evento organizzato dall’associazione “I colori dei fiori” in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna Bruna. I tappeti floreali realizzati dai gruppi di infioratori ospiti sono rimasti esposti fino a lunedì 24 maggio, giorno in cui è avvenuta la premiazione. Il tema di questa edizione è stato “L’amore di Dio, principio e salvezza dell’umanità”. Tante le scuole che hanno partecipato al progetto: la scuola media Angioletti che ha realizzato il tappeto di tulipani introduttivo, opera fuori concorso; l’istituto d’arte Degni di Torre del Greco, vincitore della gara, con il tappeto intitolato “Vortice d’amore”, raffigurante Cristo, centro dell’amore di Dio; l’istituto d’arte De Chirico di Torre Annunziata, la cui opera, intitolata “L’abbraccio di Dio”, si è aggiudicata il secondo posto; la scuola media Colamarino – Sasso che si è classificata terza con il tappeto intitolato “L’uomo, dal peccato alla salvezza”; e poi la scuola media Scauda, la scuola primaria Falcone, la Nazario Sauro, l’istituto Nicola Gianpietro, e la scuola primaria Bello di Trecase.“L’Infiorata vuole essere un evento formativo per le giovani generazioni – dichiara Vincenzo Vitiello, responsabile dell’evento – in un momento in cui i veri valori sono oppressi dalla violenza, il nostro intento è quello di riscoprirli per favorire una crescita sociale sana e incorruttibile. Questo evento vuole essere un grido contro la camorra”.



M.C.Izzo

Formazione e criminalità


La storia del baby estorsore 16nne, arrestato i giorni scorsi, ha sconvolto cittadini ed amministratori delle città vesuviane. Eppure le questioni della dispersione scolastica e della devianza minorile sono trite e ritrite. Esse incrociano più mondi formativi, dalla scuola alla formazione professionale fino al lavoro. Piazza Palomba, il porto, le piazzette, la zona Leopardi, e poi Pugliano, Ercolano: sono le zone da cui la malavita attinge per succhiare nuova linfa, per reclutare i soldati che faranno parte dell’esercito degli estorsori. Ciro Borriello e Vincenzo Strazzullo, rispettivamente sindaci delle città di Torre del Greco ed Ercolano, hanno più volte ribadito sulle pagine dei quotidiani il loro rammarico per quanto è accaduto. Le associazioni, protagoniste fondamentali nella realizzazione pratica dei progetti contro la devianza minorile, vogliono essere coinvolte anche nelle fasi di progettazione, formazione,coordinamento e verifica. “La nostra associazione vuole essere un bastone per i ragazzi torresi – dichiara Pasquale Colardo, responsabile pubbliche relazioni dell’ Associazione culturale enogastronomica V. Ciaravolo e A. Garofalo di Torre del Greco – noi ci impegniamo nel procurare lavoro a tanti giovani, che grazie a noi da aprile ad ottobre trovano impiego in ristoranti ed alberghi. Noi siamo a completa disposizione dell’amministrazione, senza nulla a pretendere, per l’organizzazione di corsi di formazione per ragazzi svantaggiati, anzi siamo disposti anche ad utilizzare le nostre sedi a tal scopo”. “Le associazioni non sono assenti – continua Colardo – abbiamo fatto tante proposte a quest’amministrazione, dall’istituzione di un tavolo tecnico con politici, operatori del turismo ed altre associazioni all’organizzazione di eventi che valorizzino il nostro territorio, ma nulla ci è stato mai accordato”. Non possiamo lasciare che la situazione marcisca e che la società diventi diseducata, ribelle alle regole della convivenza civile. C’è bisogno di risorse straordinarie, sia finanziarie che umane, per debellare veramente o almeno ridurre il fenomeno della dispersione scolastica, della devianza sociale e dello svantaggio. Non si tratta soltanto di “dare una mano” ai ragazzi in difficoltà, ma di assicurare loro un futuro migliore. Sarebbe utile che politici, dirigenti, medici scolastici, assistenti sociali del comune e volontari delle associazioni si parlassero tra di loro più spesso.

M.C.Izzo

Il sudore restringe il cervello


Sudare tanto compromette l'attività celebrale; la disidratazione “restringe” letteralmente il cervello, favorendone l' invecchiamento ed inficiando persino le capacità cognitive. Novanta minuti di “sudata” invecchiano il nostro cervello di oltre un anno. Questi dati emergono da uno studio condotto dai ricercatori Matthew Kempton e Ulrich Ettinger dell’Istituto di Psichiatria al King’s College di Londra, pubblicato sulla rivista Human Brain Mapping. Il cervello si “nutre” d’acqua: se questa viene a mancare, la materia grigia inizia a restringersi, rallentando anche le normali funzioni cerebrali, compresa quella del ragionamento.
Il team di scienziati ha scansionato il cervello di un gruppo di adolescenti vestiti con tre strati (uno a pelle, un abito con cappuccio e una tuta da ginnastica) dopo un’ora e mezzo di bicicletta. Dalla scansione celebrale dei ragazzi, che avevano perso circa due litri di sudore, è stato rivelato che il loro tessuto cerebrale si era ridotto. Più le persone avevano perso peso, più il loro cervello si era ristretto. I ragazzi sono stati poi sottoposti a test cognitivi: dai risultati è emerso che il gruppo dei “sudati” era diventato più lento e presentava difficoltà nell'apprendimento.

Maria Consiglia Izzo

Sex and the City 2


Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda, le quattro "ragazzacce" di Sex and the City, tornano al cinema. Giovedì 27 maggio il sequel del primo fortunato capitolo cinematografico, tratto dalla serie televisiva più glamour degli Usa, verrà proiettato in anteprima nazionale al "The Space Cinema Le Piramidi", vicino Vicenza, e al "The Space Cinema La grande mela" di Verona.
Il nuovo Sex and the city dovrà affrontare il tema della crisi economica. La produzione teme che si riproponga il caso “I Love Shopping”, pellicola a lungo criticata perchè ironizza sul consumismo, e per questo colpita in pieno dai nostri tempi.
Le quattro amiche protagoniste del film sono rimaste fedeli al loro esclusivo stile di vita glamour e, oltre ai loro abiti firmati e alle inseparabili Manolo, hanno scelto con attenzione anche le loro auto. Samantha, ad esempio, si diverte a guidare la Mercedes Classe G, il leggendario fuoristrada con la Stella. Inoltre, le quattro protagoniste del film si concedono un viaggio esotico tutte insieme, spostandosi comodamente a bordo di lussuose limousine Maybach con chauffeur.
Ecco alcuni dettagli curiosi sul guardaroba delle quattro amiche: la giacca del completo Dior di Charlotte costa 3.090 dollari, la borsa 790; gli occhiali da sole di Carrie sono Jee Vice e costano 170 dollari; le scarpe Yves Saint Laurent Triumph di Miranda costano 795 dollari.
Novità anche nella trama. Charlotte York-Goldenblatt (Kristin Davis) avrà il suo bel da fare nel crescere le sue due figlie, mentre per Miranda Hobbes (Cynthia Nixon) ci sarà una battuta d'arresto professionale che costringerà la stacanovista a dedicarsi alle faccende di casa. La mangiauomini Samantha Jones (Kim Cattrall) si ricongiungerà con il fidanzato, l'attore Smith Jerrod (Jason Lewis), il fustacchione che lei ha aiutato a sfondare a Hollywood. Non ci sono buone notizie per Carrie Bradshaw: il simpatico personaggio interpretato da Sarah Jessica Parker attraverserà l’ennesimo periodo di crisi con Mr Big (Chris Noth); l'eterno fidanzato e ora novello sposo di Carrie, in Sex and City 2 è costretto ad accettare un lavoro che lo porterà fino a Londra. Qui l’ex uomo d’affari, caduto in depressione, finirà tra le braccia di un’altra donna. Naturalmente ci saranno sempre le grandi amiche a sostenere Carrie in questo momento difficile. Tra gli altri colpi di scena la celebrazione di un matrimonio gay: quello tra Anthony (Mario Cantone) e Stanford (Willie Garson).
Il primo adattamento cinematografico della serie più amata degli ultimi 20 anni ha incassato più di 400 milioni di dollari. Adesso il regista Michael Patrick King torna dietro la macchina da presa per dirigere una storia basata su un suo copione originale, certamente diverso dal capitolo precedente. E chissà se il regista ha seguito i consigli di Vivienne Westwood, che aveva realizzato l’abito nuziale di Carrie Bradshaw nel film precedente; la stilista aveva criticato pubblicamente Patricia Fields, autrice di tutti gli altri costumi di scena.

Maria Consiglia Izzo