mercoledì 9 giugno 2010
Matematica applicata… ai regali di Natale
Il regalo utile? Da oggi in poi è possibile farlo. Arriva dal Regno Unito una formula matematica che consente a tutti coloro che non sanno mai cosa regalare ai propri parenti, amici o partner di individuare il regalo a loro più adatto. L'autore è il dottor Cliff Arnall, lo psicologo dell'università britannica di Cardiff, noto per le sue bizzarre scoperte (ha individuato nel terzo lunedì del mese di gennaio il giorno più triste dell’anno e nel 20 giugno quello più felice). Una nota catena di giocattoli ha somministrato un sondaggio ad oltre 5.000 genitori inglesi ed ha scoperto che nel 65% dei casi i figli ricevono regali a loro non graditi. Prima, quindi, meglio analizzare il giocattolo in base a sei criteri: se l'oggetto permette al piccolo di giocare da solo (variabile Pi), di giocare con gli altri (Po), di stimolare la sua creatività (Cr), di sviluppare l'interazione sociale (S); se il gioco è pratico nel trasporto (U) e se può essere passato anche ai fratelli più piccoli (H). Ad ognuno di questi variabili bisogna dare un valore da uno a cinque. Poi provate a definire la quantità di ore settimanali che il bambino dedicherà all'utilizzo dell’oggetto ( variabile T). Individuate poi la somma dei mesi durante i quali il giocattolo rimarrà di suo interesse (variabile L); moltiplicate le due cifre e dividete il risultato per la radice quadrata del costo (variabile C). Aggiungete, infine, la somma totale dei sei criteri e il risultato sarà la percentuale di usabilità del gioco. Dunque, la formula per il regalo perfetto è la seguente: TxL+Pi+Po+Cr+S+U+H/radice quadrata di C. I valori ottimali si trovano intorno al numero 40. A questo punto, spontanea sorge una domanda: la formula è applicabile solo ai giocattoli? Se la matematica può essere considerata un’opinione, anche questa formula lo è. Dunque è possibile interpretarne le variabili in questo modo:
variabile Pi: se è un oggetto che il destinatario del regalo saprà utilizzare in autonomia;
variabile Po: se il regalo prima o poi tornerà utile anche a chi lo ha fatto;
variabile Cr: se l’oggetto stimolerà la creatività del ricevente;
variabile S: se il regalo svilupperà l’interazione sociale;
variabile U: se l’oggetto è facile da trasportare;
variabile H: se il regalo potrà essere riciclato;
variabile T: per quante ore a settimana il ricevente utilizzerà l’oggetto;
variabile L: per quanti mesi l’oggetto resisterà prima di rompersi;
variabile C: radice quadrata del costo.
E se i numeri proprio non vi piacciono, il sito “To buy or not to buy” (www.toybuyornot.co.uk/) vi semplificherà i conti e gli acquisti.
Maria Consiglia Izzo
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