mercoledì 9 giugno 2010

Tutti pazzi per il burlesque


Un reggiseno decorato, guanti da sera lunghi, boa, ventagli: questi gli accessori del burlesque, che con ironia e malizia sta invadendo i palchi d’ogni genere di locale ed evento. Torna in auge lo spettacolo divertentemente sexy: la sua popolarità è tale che decine di donne, normali donne che non hanno mai calcato un palco, decidono di provare almeno una volta a sfilarsi i guanti di velluto nero. Nelle palestre e nei centri per il tempo libero nascono corsi dedicati a quest’arte della seduzione, perché tutte le donne imparino ad assumere movenze super femminili ed atteggiarsi a vere dive. Non solo teatro, il burlesque approda anche nel cinema, con un dramma musicale interpretato da Cher, Christina Aguilera e Stanley Tucci. L’obiettivo del film è quello di diventare un nuovo Moulin Rouge: divertente, colorato e sensuale. Altri nomi di personaggi famosi che si sono ispirati alla cultura del burlesque per le loro esibizioni sono: Madonna, Gwen Stefani, Marylin Manson e Lady Gaga. I nomi più famosi del panorama contemporaneo di questa forma artistica sono quelli di Miss Dirty Martin, Cecilia Bravo e Dita Von Teese.
Nato nella seconda metà dell’Ottocento nell’Inghilterra vittoriana ed importato solo successivamente negli Stati Uniti, dove ebbe grande successo soprattutto fra gli strati meno abbienti della società, il burlesque assunse una funzione di spettacolo di divertimento per adulti, imperniato su scene comiche a sfondo erotico, danze del ventre, siparietti improvvisati basati su doppi sensi e canti. La cocktail generation degli anni ’90 s’innamorò di questa cultura e cominciarono a fioccare eventi legati al burlesque: dalle serate nei club ai party nelle discoteche, fino a spettacoli, convention, concorsi e quant’altro. Ora, a più di un decennio di distanza dall’inizio della riscoperta, possiamo dire che il neo burlesque non è una moda. Nel burlesque contemporaneo la caratteristica ironica si è fatta più forte che nel passato: la sostanza è un puro, triviale divertimento. Altra differenza dal passato è che il burlesque è diventato un mondo dominato dalle donne: molte artiste non si esibiscono per professione, bensì per puro divertimento. In più, sul palco anche gli uomini fanno la loro parte di spettacolo. I sexy show del burlesque fanno proseliti soprattutto fra il gentil sesso: “Farò impazzire il mio ragazzo”, “La faccio meglio io la mossetta di questa qui”. E gli uomini slittano in seconda fila.
Ma quali sono i particolari più sfiziosi di questi spettacoli? Tra gli accessori utilizzati, indispensabili sono le piume di struzzo, usate per i lunghi boa, per gli enormi ventagli e per decorare anche interi vestiti delle artiste. Un tono più giocoso è dato dai palloncini. Il numero classico del cosiddetto “balloon striptease” prevede che l’artista ne abbia diverse decine attaccate al corpo e che, facendoli esplodere uno alla volta, resti progressivamente nuda. Un accessorio utilissimo del burlesque è il sorriso. Eccolo qui il segreto della seduzione, l’elemento che non deve mai mancare mentre si gira intorno la sedia, compagna fidata di molte performance, mentre si arrotolano le calze autoreggenti sulla gamba per poi lanciarle in aria. La musica che accompagna le esibizioni delle artiste del neo burlesque dipende dalle preferenze e dall’estro delle stesse. C’è chi recupera i brani dell’epoca in cui quest’arte nacque, chi gradisce un gusto più exotic e chi sperimenta qualunque tipo di musica possa stimolare la creatività, sia essa classica, metal, pop, grunge o altro. Provocazione, sguardi maliziosi e tanta allegria: bionde, brune o rosse fa poca differenza, l’importante è aver voglia di giocare col corpo e sedurre chiunque capiti a tiro.

Maria Consiglia Izzo

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